"Ho mandato un messaggio agli Stati membri, la cosa giusta da fare è di non partecipare alla cerimonia d'insediamento di Vladimir Putin e capisco che la maggior parte non andrà". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Ue Sviluppo. "All'inizio c'è stata discussione tra i 27 se andare o no, a che livello, se ambasciatore o incaricato d'affari. Ma il quadro per me è chiaro, andare sarebbe una chiara contraddizione. Alla fine sarà però una decisione dei singoli stati membri".
"Il tempo è arrivato per ribadire il sostegno all'Unrwa, non vedo ragioni per non ricominciare i pagamenti pieni dopo il rapporto di Colonna, l'idea di tagliare i fondi non ha basi, oggi discuteremo di questo", ha aggiunto Borrell. "La Cisgiordania è pronta a esplodere, in Gaza ci sono 600mila bambini e non ci sono zone sicure. La situazione è preoccupante, non posso prevedere le perdite umanitarie, l'offensiva a Rafah aggraverà la situazione vediamo se possiamo mitigare la situazione".
"Prima o poi la Corte Penale Internazionale dovrà dire qualcosa su cosa sta accadendo a Gaza. Io condanno ogni tipo di intimidazione alla Corte. Quando è troppo è troppo. Alcuni dichiarazioni di rappresaglia contro la Corte sono inaccettabile. Quando ha incriminato Putin abbiamo applaudito. O la rispettiamo su tutto o no. Basta intimidazioni ai giudici della Corte", ha concluso.
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