"In queste ore particolarmente
drammatiche, sento di far giungere un forte appello alla
sicurezza sui luoghi di lavoro, auspicando un maggiore impegno
di quanti hanno la responsabilità - legislatori, imprese,
organizzazioni e associazioni di categoria - di tutelare i
lavoratori. Queste morti, come anche gli infortuni, sono una
sconfitta sociale, una profonda ferita del corpo sociale,
riguarda tutti, non solo le imprese o le famiglie coinvolte". Lo
afferma l'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice all'indomani
della tragedia che, ieri a Casteldaccia, è costata la vita a
cinque lavoratori.
"Le vittime, ennesimo tragico incidente sul lavoro, portano
alla ribalta l'urgenza della sicurezza - aggiunge Lorefice -
che è come l'aria che respiriamo. Purtroppo ci accorgiamo della
sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è
sempre troppo tardi come dice Papa Francesco. Sicurezza
significa un'economia e un mercato del lavoro governati
dall'istanza etica, attenzione alla persona del lavoratore, alla
sua dignità e ai suoi affetti familiari. Non possiamo abituarci
agli incidenti sul lavoro, né rassegnarci all'indifferenza verso
gli infortuni. Desidero esprimere ai familiari delle vittime e
dei feriti i miei più sentiti sentimenti di vicinanza e di
cordoglio, anche a nome dell'intera Chiesa palermitana".
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