La riduzione della fiducia "riguarda
soprattutto i giovani e le persone dentro il mercato del
lavoro", dato dal quale emerge "un senso di insicurezza" che
contrasta con i numeri positivi sull'occupazione: è quanto
emerge dall'indagine Confcommercio-Censis su fiducia e consumi
delle famiglie italiane, illustrata oggi da Mariano Bella,
direttore dell'Ufficio studi della Confederazione.
Secondo la stessa indagine "sia i giovani che i meno giovani
indicano proprio nelle giovani generazioni i soggetti
maggiormente fragili, dal punto di vista socio-economico ed
occupazionale". "L'aspetto più rilevante, e anche più
inquietante, è che praticamente nessun giovane vede gli anziani
come sezione di popolazione più in difficoltà" ha spiegato
Bella. Solo il 3,3% dei giovani tra i 18 e i 35 anni pensa
infatti che la classe d'età degli anziani sia maggiormente
attualmente penalizzata. Quanto al tema del declino demografico,
"tutti, soprattutto i giovani, e con scarto significativo, sono
preoccupati della dimensione economica del fare famiglia e fare
figli, pertanto al di là delle complesse ragioni
socio-demografiche è la questione del reddito da lavoro e delle
condizioni economiche, tra cui l'edilizia abitativa, a
comprimere la propensione a fare famiglia". Il 56,3% dei giovani
tra i 18 e i 35 anni spiega infatti che il motivo principale per
cui in Italia si fanno pochi figli è la difficoltà di trovare
una occupazione stabile e un'abitazione dignitosa.
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