"Stupidità, vigliaccheria,
ignoranza, malvagità, non ci sono parole per qualificare il
gesto ignobile di chi ha imbrattato le mura del camposanto
urbano con scritte ingiuriose e cretine, proprio nel momento in
cui il corpo di un figlio generoso e buono di questa terra
veniva deposto in quel luogo". Così il vescovo di Pistoia e
Pescia, Fausto Tardelli, in una nota, in riferimento alle
scritte attribuibili ai gruppi no vax che sono state rinvenute
ieri mattina sul muro di cinta del cimitero di Pescia, laddove è
stato sepolto Samuele Del Ministro, il vigile del fuoco morto a
Torino lunedì scorso e del quale venerdì pomeriggio il vescovo
Tardelli ha celebrato le esequie.
"Una delle malattie più pericolose della mente umana è
sicuramente il fanatismo che immancabilmente diventa violenza -
osserva il vescovo -. E se non è fanatismo è quel gusto della
bravata che fa più male di quello che si pensi. Che Dio ci
liberi da questi mali della mente e ne liberi in particolare i
responsabili di questo becero vandalismo".
'Samuele non da malore, ma da vax ucciso' è stato scritto da
ignoti al cimitero. "Chi ha commesso questo gesto ignobile non
solo non conosceva Samuele ma ha infangato il suo ricordo e la
sua memoria. Non avrei mai pensato che la sua morte potesse
essere strumentalizzata, tanto meno per una battaglia che ci
offende in ogni fibra dell'anima: a dolore si somma dolore", le
parole di replica via social ieri della moglie Stefania Berti.
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